DIRETTORE FINANZIARIO
Mi sono diplomato tecnico delle telecomunicazioni e avevo in testa l’idea di studiare economia gestionale poi invece mi si è presentata un’opportunità in una società tedesca.
Facevamo carter di protezione per macchinari industriali, dopo pochi mesi abbiamo aperto un’unità locale staccata come terzisti, eravamo 6 persone, io avevo 20 anni, ero responsabile del lavoro. Cinque anni dopo, la tranquillità non mi bastava più, non vedevo prospettive, avevo dentro la voglia di cambiare, di dare futuro alle mie ambizioni, comincio a guardarmi in giro.
Alla fine mi trovo a dover fare una scelta tra due estremi, un grande gruppo internazionale dove sarei stato un numero, e un’azienda emergente, Tecnomont, nella quale mettermi in gioco, per realizzare qualcosa, e per realizzare me stesso.
Inizio in officina, dalla produzione, poi passo alla gestione del magazzino. Mi viene affidato l’ufficio acquisti, quando ecco che c’è il patatrac, che a pensarci oggi invece è stato il big-bang, un nuovo inizio.
Ricordo una scena, un dialogo, io e Paolo in macchina, in A4, prendiamo l’uscita di Capriate, e mi dice: l’avrai capito, siamo in guerra, siamo sotto assedio, puoi andartene adesso, o rimanere per provarci, senza certezze e senza stipendio, ma anche senza paura.
Si, io ci sto, ricominciare da zero, per ufficio un baracchino con la stufetta, ma intorno la fiducia e il coraggio, e per me un nuovo ruolo, importante, parlare con i fornitori, con le banche, e trasmettere loro tutta quella convinzione e determinazione che ci spingeva a non mollare.
Nemmeno un master ad Harvard ti dà quello che vivi sul campo, quando attraversi l’inferno, pare assurdo dirlo, ne esci più forte nei valori.
Oggi dico: è stata la scelta giusta, ha dato a tutti noi soddisfazione, e motivo di orgoglio. La fiducia ripagata ti porta a migliorarti, così ho cominciato a seguire corsi in Confindustria su gestione e controllo, e non ho più smesso di fare formazione, master, seminari.
Quello che abbiamo fatto ora deve essere consolidato, la sfida di oggi è confermare e dare futuro alle nostre capacità, fare un lavoro di programmazione, crescere in modo strutturato, nelle quote di mercato, nel know-how, e anche a livello occupazionale.
Abbiamo tre divisioni operative, gestione cantieri, facciate continue e la manutenzione immobiliare, che abbiamo nel sangue, ed è strategica, perché crea fidelizzazione: l’obiettivo è migliorare le nostre performances, velocità, flessibilità, efficienza, sia internamente che verso il mercato.
La company reputation è fondamentale, la nostra storia, la nostra filosofia la nostra facciata è quella della trasparenza continua, un libro aperto. E la grande lezione: da solo non arrivi da nessuna parte, insieme puoi superare ogni ostacolo, e arrivare ovunque.
Non sei mai arrivato, c’è sempre un nuovo gradino da superare, devi sempre avere la fame dentro, devi sempre avere la capacità di vedere le strade anche dove non ci sono, e crearle.