CAPOCANTIERE

Abitavamo a Cernusco, i miei lavoravano alla Siemens.
Quando avevo quattro anni fanno una scelta di vita, prendono in gestione il Circolo Acli di Capriate, con il parco, le bocce, un piccolo paradiso.

Io davo una mano con i gelati, ero un bambino precoce, e in effetti la prima macchina che ho guidato è stata una Ferrari, perché avevamo messo anche la pista con le macchinine a gettone.
Ma già a 10 anni giravo nel parco al volante della Fiat 127 di mio padre.

La sera lo accompagnavo, faceva anche l’attacchino per il Comune, il mio compito era preparare la colla, mi è sempre piaciuto lavorare, con i libri invece non sono mai andato d’accordo, dopo le medie ho provato a fare la scuola alberghiera, mia madre ci teneva, ma prima della fine dell’anno ero già in cantiere.

Mario Besana - Magazziniere, Logistica - Tecnomont Service General Contractor

La prima cosa che il bocia deve imparare in cantiere è camminare, guardare sempre dove metti i piedi, le buche, la sabbia, i cavi, e avere occhi dappertutto, carichi sospesi, travi, ponteggi.

Una volta l’impresa edile faceva tutto, fondamenta, carpenteria, muri, e tu imparavi a fare tutto, a lavorare con tutti, con l’idraulico, l’elettricista, per qualche tempo ho montato i set e le scene per le riprese esterne della RAI, poi ho collaborato con aziende specializzate nella manutenzione di grandi impianti industriali, centrali termiche, chimiche.

Nella manutenzione edile occorre avere capacità, occhio, esperienza, devi risolvere e prevenire piccoli e grandi problemi di ogni genere, sostituire tubazioni, fare scavi, erigere muretti di contenimento.

Dopo il servizio militare in Sicilia, nell’arma dei Carabinieri, decido di prendere un piccolo bar a Capriate, e tutti i giorni al caffè mi ritrovo l’amico con cui lavoravo nelle manutenzioni che nel frattempo è entrato in Tecnomont e ogni volta prima di andarsene mi dice: dovresti venire anche tu.

Dopo due anni così, un bel giorno gli rispondo: va bene, vengo. Era il 2002, Tecnomont aveva sede a Carvico. Paolo mi dice: d’accordo, ti prendo come muratore, ma farai anche altre cose. Avevo due scaffali: uno per gli interventi da muratore, l’altro per i lavori da serramentista.

Nel 2012 voglia di cambiare, mettermi in gioco, fare altre esperienze.
Paolo mi dice: torna quando vuoi. Vado a lavorare all’estero, grandi cantieri, rivestimenti in fibra-cemento, facciate continue, Parigi, New York, Miami.

Nel 2018 come artigiano ritrovo Tecnomont. Un lavoro, poi un altro.
Poi ci guardiamo in faccia: ma certo, va bene, torniamo insieme.